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Nuovo video sulla profanazione eucaristica di Trieste. “Intervenga il Vaticano!”
Michele M. Ippolito 5 maggio 2019 Ultime notizie, Vaticano 3 commenti
A Trieste un’incredibile profanazione eucaristica era stata immortalata da un video ed aveva accesso le polemiche sul web. Adesso è arrivato un nuovo video, con ulteriore profanazione. Ma andiamo con ordine.
Durante la Santa Messa di Pasqua, presso la chiesa di San Giovanni Decollato di Trieste, un uomo era arrivato davanti al sacerdote, inscenando un surreale dialogo.
Come ha scritto IlGiornale.it, “si sente dal video nei 35 secondi pubblicati, al sacerdote che ripete la tradizionale formula “Il corpo di Cristo” prima di distribuire sulla mano il Santissimo Corpo del Signore, l’uomo ha risposto: “Grazie a te”, aggiungendo provocatoriamente: “E che parte è questa del corpo?”. Alla risposta seccata e in dialetto del sacerdote: “Magna”, l’uomo ha replicato in dialetto: “Magno quando che voglio mi. Magno, magno, sta bono”. Poi l’uomo si è allontanato dal sacerdote e, invece di consumare le sacre specie immediatamente, come è previsto dalle norme della Chiesa, si è incamminato lungo la Chiesa tenendo in mano la particola consacrata e ripetendo due volte, inquadrando probabilmente con uno smartphone l’Ostia Consacrata, “questo è il corpo di Cristo?” e aggiungendo irrispettosamente “ma dai dai questo qua è […omissis] mamma mia, bon bon”. Quindi l’affermazione blasfema: “Ma come puoi fare di una patatina il Corpo di Cristo?. Ma andemo avanti…”. Poi nel video scatta il bip della censura”.
Dal quotidiano Il Piccolo era stato riferito che l’uomo con l’ostia consacrata in mano era stato “bloccato da un parrocchiano che gli ha intimato di consumare la particola prima di uscire dalla chiesa”.
A quanto pare non è stato così tanto che oggi è arrivato questo nuovo video che mostra come la profanazione è continuata anche fuori dall’edificio sacro.
Per questo motivo la consacrata Agnieszka Rzemieniec, del Comitato internazionale “Uniti con Gesù Eucaristia per le mani Santissime di Maria”, raggiunta da La Fede Quotidiana, ha chiesto aiuto al Vaticano e a chi di competenza presso i dicasteri vaticani, di estendere “in virtù dell’autorità del Pontefice regnante” la modalità di distribuzione della Santa Comunione che si attua in Vaticano (sulla lingua e non sulle mani) al mondo intero. La giovane donna aggiunge anche la possibilità di ricevere la Santa Comunione Eucaristica, oltre che sulla lingua, anche in ginocchio, su degli appositi inginocchiatoi da installare nelle varie chiese.
Questo perché “il fedele che si inginocchia afferma la sacralità dell’azione e del luogo dove si celebra. Togliere il segno visibile e permanente della prostrazione, ossia gli inginocchiatoi, come hanno fatto recentemente a Loreto, infligge un colpo mortale all’identità e alla sacralità delle nostre chiese. Il fatto che si voglia sostituire un tale gesto con lo stare inchinati, non risolve il problema, perché, da un lato non fa parte della tradizione liturgica latina, che ha pieno diritto ad essere riconosciuta e rispettata; dall’altro lato nelle sacre Scritture si parla in modo esplicito ed inequivocabile dello stare in ginocchio, come spiega san Paolo in Filippesi 2,10-11 o in Efesini 3, 14. Anche lo stesso Gesù Cristo si inginocchiò, soprattutto nel momento supremo della sua passione, quando si prostrò pure a terra in una intensa e drammatica orazione”.
Distribuire la Comunione sulla mano “favorisce questo tipo di abusi e di profanazioni”, ha detto la Rzemieniec che ha spiegato che “per tale motivo è stata lanciata una petizione on line che ha già raggiunto le 10 mila firme”.
“Il Cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, ha già espresso il suo favore ad acconsentire alla richiesta di permette la ricezione della Santa Comunione sulla lingua, per evitare gli abusi e ogni profanazione. Manca solo il via libera di Papa Francesco”.
Peraltro, un esperimento condotto negli Stati Uniti, ha dimostrato che, ponendo la comunione in mano, diversi frammenti, difficilmente scorgibili ad occhio nudo, rimangono prima impressi sulle mani. “Inoltre, accanto al rischio di profanazione continua, dobbiamo sventare il problema rappresentato dalle messe nere e dai circoli satanisti che, quasi meravigliati da questa consuetudine, possono più facilmente prelevare l’ostia e condurla via”.
(http://www.lafedequotidiana.it/video-sulla-profanazione-eucaristica-trieste-intervenga-vaticano/?fbclid=IwAR1-oCtYtp1uvpTVSPP3F4Lmt_G4vihsQd1_HO4zCq73CiX6GNiFFaGFQX4)
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