"La humanidad no encontrará la paz hasta que no vuelva con confianza a mi Misericordia" (Jesús a Sor Faustina)

domingo, 2 de enero de 2022

La hipocresía de John Lennon y su «Imagine»

 

Con motivo del aniversario de la muerte del exbeatle, la clásica canción vuelve a sonar en todo el mundo.

El piano, que aparece en el videoclip y desde el que se invitaba a vivir sin propiedad, fue adquirido por un coleccionista por casi dos millones de dólares (Youtube)

Sin dudas que Imagine, de John Lennon, es una de las piezas más famosas de la historia de la música popular. La canción, que sigue vigente aún hoy en día, tiene un mensaje moral nefasto y contradictorio. Asocia la paz y la armonía entre los hombres con un mundo donde ya no exista la propiedad privada. Lo llamativo es que el experimento que implementó la vieja receta de Karl Marx, además de cargarse a 100 millones de seres humanos, se dedicó a destruir la libertad en todos los ámbitos, como en el de la cultura. Y tanto en Cuba como en la extinta Unión Soviética, los Beatles fueron censurados.

En la URSS se consideraba que los cuatro músicos de Liverpool fomentaban la rebeldía y el capitalismo, por lo que se prohibió la tenencia de sus discos cual material subversivo. Incluso los jóvenes, que los escuchaban en la clandestinidad, eran marcados y señalados en sus antecedentes académicos por un motivo insólito: usar cortes de cabello similares a los de John, Paul, George y Ringo.

Jorge «Papito» Serguera, en su rol de titular del Instituto Cubano de Radio y Televisión, fue el encargado de prohibir la divulgación de la música de los Beatles. Hasta la década de los 80, el régimen castrista se abstuvo de transmitir cualquier canción de la banda, tanto en radios como en canales de televisión. Serguera falleció en 2009 y, antes de morir, reconoció que él escuchaba a la banda en el ámbito privado, en la intimidad de su hogar.

Mientras el grupo era censurado bajo el socialismo, la preocupación de los Beatles pasaba por otro lado: la presión impositiva del Reino Unido, que conllevaba impuestos abusivos por sus ingresos. Taxman de Harrison expuso este lógico y justo reclamo.

Imagine: de la queja fiscal al mundo igualitario sin propiedad privada

En los años de la carrera solista, post separación de los Beatles, Lennon manifestó un perfil político contradictorio. Todavía hoy es uno de los máximos referentes del progresismo internacional. Una de las fotos que inmortalizó su doble discurso retrata a la mucama, haciéndole la cama, antes de la famosa sesión de fotos con Yoko Ono.

Pero lo más cuestionable es la propuesta de Imagine, con la que el músico invita a soñar con un mundo sin fronteras, religión, diferencias…ni propiedad privada. La canción fue filmada en su bellísima mansión de Tittenhurst Park, ubicada en un terreno de 29 hectáreas por el que Lennon había pagado 145 mil libras en 1969. Durante los años que vivió allí, antes de mudarse a los Estados Unidos, el músico gastó el doble de lo que pagó por la casa en arreglos y refacciones. La blanca propiedad de ensueño fue comprada años después por Zayed bin Sultan Al Nahyan, primer presidente de los Emiratos Árabes.

Claro que Lennon y Yoko Ono tenían todo el derecho del mundo a refaccionar y disfrutar de la maravillosa vivienda, adquirida con recursos lícitos provenientes del éxito comercial. Lo que hay que destacar es que es el sistema de propiedad privada el que hizo que millones de personas alrededor del mundo, con su dinero, comprasen sus discos. Desde su piano, vendido recientemente en una subasta a un coleccionista por casi 2 millones de dólares, Lennon predica en contra del sistema que, no sólo lo hizo millonario a él y a sus descendientes, sino que lo realizó como ser humano en su tiempo de vida. El capitalismo, el libre mercado y la propiedad privada hicieron que él pudiera vivir de lo que le gustaba y lo hacía felíz.

Desde la buena intención, pero desde la ignorancia total, Lennon murió cuestionando la civilización misma. Resaltar esto no es cuestionar su obra ni su merecido éxito. Todo lo contrario.

Marcelo Duclos

Marcelo Duclos

Nació en Buenos Aires en 1981, estudió periodismo en Taller Escuela Agencia y realizó la maestría de Ciencias Políticas y Economía en Eseade. Es columnista de opinión invitado de Perfil, Infobae y músico.

La Beata Ana María Taigi profetizó el advenimiento de la ideología LGBT (orgullo homosexual): "Llevarán a la Lujuria en procesión y el Demonio será su jefe"

 



Anna Maria Taigi  vedeva in un Sole luminoso la Maesta' di Cristo Re sul mondo  intero e su  tutti gli avvenimenti futuri, tra cui l' avanzata delle orde diaboliche sulla Citta' Eterna Roma, sotto forma di cortei Lgtb. 

All’inizio del 1791 e per quarantasette anni, fino alla morte, Anna Maria Taigi iniziò ad avere apparizioni della Madonna e ricevette molti doni miracolosi, fra i quali un sole luminoso che le brillava davanti agli occhi, nel quale — ella riferì — “c’era una figura seduta, di infinita dignità e maestà, la cui testa era rivolta verso il cielo, come nell’immobilità dell’estasi; dalla sua fronte uscivano due raggi luminosi verticali”. 

La figura umana di Cristo all’interno di un cerchio luminoso corrisponde alla visione dantesca nell’ultimo canto del Paradiso, ed autorizza a pensare che il Sommo Poeta non si sia limitato a un descrizione di fantasia. Come alla grande veggente Anna Maria Taigi, anche a Dante fu assai probabilmente concesso di vedere una concreta realtà spirituale, come del resto egli stesso afferma nella conclusione de La Vita nuova.

C’erano pure, nel “sole” della Taigi, le immagini di una corona di spine e di una croce. Sempre equilibrata e piena di buon senso, la donna accolse questo dono senza gloriarsene e se servì solo per il prossimo. 

Nel “sole” che sempre l’accompagnava, di notte come di giorno, Maria Taigi vedeva con assoluta precisione i destini delle anime e gli avvenimenti futuri.

 Vide spesso grandi personaggi della Chiesa, sacerdoti e religiosi, precipitare all’inferno, mentre persone umili e povere, semplici come bambini, ascendevano diritte in paradiso.

In confessione rivelò al padre Ferdinando dell’Ordine dei Trinitari, nella chiesa di San Crisogono a Roma, che proprio in quel momento il Padre generale di quell’Ordine veniva ucciso insieme ai suoi frati dai francesi che occupavano la Spagna, e descrisse dettagliatamente i maltrattamenti che la soldataglia giacobina e atea stava infliggendo ai martiri. Due mesi dopo lettere dalla Spagna riferirono l’eccidio e confermarono in ogni dettaglio la visione.

Anna Maria Taigi aveva visioni di assoluta precisione, non frutto di illusioni o di immaginazione, descriveva esattamente luoghi che non aveva mai visitato, in Italia e altrove, profetizzò con straordinaria precisione un gran numero di avvenimenti, specie riguardanti le sorti della Chiesa, con molti anni di anticipo. Profetizzò il disastro napoleonico in Russia, quando non si aveva ancora idea che Napoleone avrebbe invaso quel paese, profetizzò pure che sarebbe morto a Sant’Elena e ne descrisse esattamente le esequie quando il corso era ancora vivo.

Fra le sue altre profezie vi è la conquista francese dell’Algeria, la rivoluzione a Parigi nel 1830, la guerra di Crimea, la liberazione degli schiavi nelle Americhe, la caduta di gran parte delle monarchie europee. Predisse il pontificato di Giovanni Mastai Ferretti, il futuro Pio IX, ne indicò la durata esatta, descrisse quello che il futuro Papa avrebbe fatto e le persecuzioni alle quali sarebbe andato incontro: Mastai Ferretti non era neppure ancora cardinale quando Anna Maria Taigi morì, e anche numerose altre profezie di lei si avverarono solo molti anni dopo la morte della veggente. A differenza di quanto avverrà più tardi per Maria Valtorta, il clero non la perseguitò con critiche ossessive e diniego della Santa Comunione: fu subito creduta e rispettata, prova evidente del fatto che la gerarchia ecclesiastica, nonostante la convulsa epoca rivoluzionaria, aveva le idee più chiare di oggi.

Anna Maria Taigi fu beatificata il 30 maggio 1920 e il suo corpo, assolutamente incorrotto, si conserva nella basilica di San Crisogono a Roma. 

 Diabolici pride e le visioni profetiche sul Gay pride della mistica Beata Anna Maria Taigi

Nel '700 la Beata Anna Maria Taigi lo aveva profetizzato, lei Madre di Famiglia, Moglie, Casalinga, Mistica e Santa in una delle sue tantissime visioni vide e scrisse:

" [...]dopo questi segni, quando si sarà vicini alla fine, il Drago sarà sciolto e la Divina Madre inviterà alla penitenza e gli uomini senza tener conto dei Celesti moniti andranno per le vie della Eterna Città Santa bagnata dal Sangue dei Principi(Apostoli), portando la Lussuria in processione; e il Padre della Menzogna sarà a loro capo. 

Sacrilegi compiranno contro i tempi del Santo Spirito e contro la Religione: gli uomini si vestiranno da donne e le donne si vestiranno da uomini, la Voce del Santo Vicario non sarà ascoltata e l' Alma Sua figura sara fatta oggetto di scherno e risa, allora il Drago che già ha preso possesso del suo regno istillerà lumi alle menti degli a lui soggetti per diffondere l'alito pestilento della Lussuria ove il Beatissimo pose Sede e per diffondere e moltiplicare l'opera sua nefanda di distruzione e perdizione, dovrà allora dalla Cristianità implorarsi la Misericordia di Dio e fare Orazione per la Chiesa Militante domandando aiuto alla Madre Santa e offrendo penitenze e sacrifici [...]"

Non si potrebbe dare descrizione più perfetta, pronunciata con due secoli di anticipo, dell’evento anticristico e diabolico noto come Gay Pride!

Fonte    Rachele Di Palma        In Comunione con tutti i Santi